In data 18 novembre u.s., la Rete Professioni Tecniche ha trasmesso a diversi esponenti del Parlamento, una nota avente ad oggetto “Rete Professioni Tecniche – Superbonus 110: osservazioni e proposte.”
Come ben sapete, la RPT ha promosso ed accompagnato sin dal primo momento l’introduzione del Superbonus 110%, una misura che è stata accolta con assoluto entusiasmo da tutti i professionisti tecnici cui spetterà il compito di favorirne la corretta e compiuta implementazione.
a misura, tuttavia, anche in considerazione della sua complessità e dell’aspettativa che ha generato in larga parte della cittadinanza, ha mostrato alcune criticità originarie alle quali si sono aggiunte nelle settimane immediatamente successive una serie di difficoltà interpretative dovute ai punti di vista dei soggetti a vario titolo coinvolti nel percorso applicativo.
Per questo motivo, anche in seguito alle interlocuzioni istituzionali già avviate, la RPT intende fornire il proprio contributo per perfezionare e semplificare la normativa.
A tal proposito ha elaborato un documento che recupera e sintetizza la grande mole di segnalazioni pervenute ai Consigli nazionali degli Ordini e Collegi professionali aderenti, ne individua i profili critici e propone soluzioni correttive sostenibili ed immediatamente attuabili.
Le proposte emendative della RPT, oltre che all’estensione temporale della misura, mirano, tra le altre cose, a superare la bassa integrazione tra le varie tipologie differenti di interventi, le incertezze della norma, i limiti di accesso agli incentivi fiscali, l’eccessiva produzione di documentazione, il nodo della conformità urbanistica dell’edificio interessato.
L’obiettivo comune deve essere quello di evitare che i grandi sforzi messi in campo dal legislatore vengano vanificati da una norma che ad oggi presenta molteplici ostacoli per i committenti, per le imprese e per i professionisti. L’auspicio della RPT è che queste proposte migliorative possano essere acquisite ed approvate in occasione dell’imminente esame della Legge di Bilancio per il 2021 che dovrà necessariamente prevedere, come condizione essenziale, la proroga della misura almeno fino al 2023 ed auspicabilmente sino al 2025.
Per Vostra opportuna conoscenza, si allega il documento presentato.