La Legge di stabilità per il periodo 2013-2015 prevede un aumento dell’IVA al 22% a partire da luglio 2013 e la riduzione di un punto percentuale dell’aliquota IRPEF sui primi due scaglioni di reddito.
Il Consiglio dei Ministri del 09/10/2012 ha approvato la legge di stabilità per il periodo 2013-2015, contenente le disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato, assieme al disegno di legge contenente il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per il triennio 2013-2015.
La Legge di stabilità per il 2013-2015 consente, come previsto dagli impegni assunti in Europa, di conseguire il pareggio di bilancio in termini strutturali nel 2013.
In primis la legge di stabilità provvede a ridurre all’1% il previsto aumento, pari al 2%, dell’IVA a partire da luglio 2013. Da tale data l’aliquota IVA passerà dunque dall’attuale 21% al 22%, e non al 23% come finora previsto.
Altri obiettivi della legge sono i nuovi incentivi per l’aumento della produttività, le garanzie per gli esodati, la copertura del quadro esigenziale dei Ministeri per il 2013, il pagamento degli arretrati delle PA, realizzabili mediante la revisione della spesa pubblica (spending review), interventi fiscali in materia bancaria e assicurativa, e l’imposta sulle transazioni finanziarie.
La legge di stabilità prevede anche la rimodulazione di alcune tax expenditures per i redditi superiori ai 15.000 €:
- si introduce una franchigia di 250 € per alcune deduzioni e detrazioni IRPEF e, per le sole detrazioni, si fissa il tetto massimo di detraibilità a 3.000 €.
- si prevede anche l’assoggettabilità ad IRPEF delle pensioni di guerra e di invalidità.
Al fine di introdurre un importante elemento di equità nella revisione della tassazione sui redditi e agevolare i consumi delle famiglie dal reddito più basso, la legge di stabilità introduce inoltre una riduzione di un punto percentuale (da 23 a 22 punti e da 27 a 26) dell’aliquota IRPEF sui primi due scaglioni di reddito (da 0 a 15.000 € e da 15.000 a 28.000 €).
Nell’ambito della legge di stabilità il Consiglio ha approvato il secondo capitolo delle disposizioni per la spending review. Le nuove misure confermano l’azione avviata dal Governo: razionalizzare la spesa pubblica, migliorare l’efficienza delle amministrazioni e mantenere inalterata la qualità dei servizi per i cittadini.