Equo compenso esteso a tutti i professionisti: ok all’emendamento

Data:
17 Novembre 2017

Via libera della Commissione Bilancio al Senato all’emendamento al dl fiscale sull’equo compenso per tutti i professionisti e anche per lavori privati. Le novità

L’equo compenso è esteso a tutti i professionisti, sia quelli iscritti in appositi ordini che quelli non organizzati in ordini o collegi.

È arrivato, infatti, l’ok della Commissione Bilancio al Senato all’emendamento, a firma Sacconi, al dl fiscale (148/2017), che introduce l’equo compenso (art. 19-bis) per i professionisti iscritti agli ordini:

19.0.300

(Equo compenso delle professioni regolamentate)

  1. Si presume, fino a prova contraria, manifestamente sproporzionato all’opera professionale e non equo un compenso disposto dalle amministrazioni pubbliche, come dai committenti privati, in misura inferiore ai minimi stabiliti dai parametri per la liquidazione dei compensi dei professionisti iscritti agli ordini o collegi definiti dai decreti ministeriali adottati ai sensi dell’articolo 9 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, dal decreto del Ministro della giustizia adottato ai sensi dell’articolo 13, comma 6, della legge 31 dicembre 2012, n. 247, o inferiore ai corrispettivi minimi definiti dal decreto del Ministro della giustizia 17 giugno 2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 174 del 27 luglio 2016, adottato ai sensi dell’articolo 24, comma 8, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50. E’ nulla ogni clausola o patto che determina un eccessivo squilibrio contrattuale tra le parti in favore del committente della prestazione prevedendo un compenso non equo. La nullità della clausola o del patto di cui al periodo precedente opera a vantaggio del professionista iscritto all’ordine o al collegio che esercita la relativa azione, ferma restando la validità del contratto nelle altre sue parti.

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