Credito d’imposta al 60% per l’adeguamento dei luoghi di lavoro

Data:
21 Maggio 2020

Una delle novità del decreto Rilancio, recentemente pubblicato in Gazzetta, prevede all’articolo 120, un credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro.

Infatti, al fine di sostenere ed incentivare l’adozione di misure legate alla diversa organizzazione del lavoro e all’adeguamento degli ambienti, ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione in luoghi aperti al pubblico, è riconosciuto un credito d’imposta in misura pari all’60 % delle spese per investimenti, per un massimo di 80.000 euro, sostenute nel 2020.

Spese ammesse

Sono detraibili gli interventi necessari per far rispettare le prescrizioni sanitarie e le misure di contenimento contro la diffusione del virus COVID- 19.

Sono compresi gli interventi edilizi necessari per:

  • il rifacimento di spogliatoi e mense;
  • per la realizzazione di spazi medici, ingressi e spazi comuni.

Il credito può inoltre essere utilizzato per:

  • l’acquisto di arredi di sicurezza;
  • gli investimenti in attività innovative, ivi compresi quelli necessari ad investimenti di carattere innovativo quali lo sviluppo o l’acquisto di strumenti e tecnologie necessarie allo svolgimento dell’ attività lavorativa;
  • l’acquisto di apparecchiature per il controllo della temperatura dei dipendenti e degli utenti.

Beneficiari

Possono usufruire del credito:

  • i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione in luoghi aperti al pubblico;
  • le associazioni;
  • le fondazioni;
  • gli altri enti privati;
  • gli enti del Terzo settore.

Con uno o più decreti del Ministro dello sviluppo economico possono essere individuate le ulteriori spese ammissibili o soggetti aventi diritto oltre a quelli indicati.

Cumulabilità

Il credito d’imposta è cumulabile con altre agevolazioni per le medesime spese, comunque nel limite dei costi sostenuti, è utilizzabile in 10 anni esclusivamente in compensazione, ed è cedibile ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari, con facoltà di successiva cessione del credito.

Allegato: http://biblus.acca.it/decreto-rilancio/

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